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Dilatazione termica di un parallelepipedo

Dilatazione termica di un parallelepipedo in ferro

Un parallelepipedo di ferro di dimensioni rispettivamente 10 cm, 20 cm e 30 cm viene portato tramite un forno alla temperatura di 520°C.

Sapendo che la misurazione dei suoi spigoli è avvenuta alla temperatura di 20°C, determinare la variazione di volume ed il volume finale del solido.

Si sappia che il coefficiente di dilatazione lineare del ferro è pari a λ = 12 ∙ 10-6 °C-1.

Svolgimento dell'esercizio

Il volume del solido a seguito del riscaldamento è dato da:

V = V0 ∙ (1 + α ∙ Δt)

in cui:

  • V = volume del parallelepipedo alla temperatura finale;
  • V0 = volume del parallelepipedo alla temperatura iniziale;
  • α = coefficiente di dilatazione volumica °C-1;
  • Δt = variazione di temperatura.

Ricordando che:

α = 3 ∙ λ

ed eseguendo i calcoli, otteniamo:

V = V0  + V0 ∙ α ∙ Δt

pertanto:

ΔV = V – V0 = V0 ∙ 3 ∙ λ ∙ Δt

Sostituendo - in modo opportuno - i dati in nostro possesso si ha che:

ΔV = (10 ∙ 20 ∙ 30) ∙ 3 ∙ 12 ∙ 10-6 ∙ (520 – 20) = 108 cm3

Il volume finale del parallelepipedo in ferro sarà pertanto pari a:

V = ΔV + V0 = (108 +  10 ∙ 20 ∙ 30) cm3 = 6108 cm3

Prova tu

Un cilindro lungo 21 cm ha un diametro di base di 1,8 cm.

Sapendo che il volume del cilindro subisce una variazione di 0,10 cm3 quando è portato da 10°C a 80°C, determinare la natura del materiale di cui è composto.

Lo svolgimento dell'esercizio lo trovi qui: dilatazione termica di un cilindro.

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