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Corindone

Caratteristiche del corindone

Il corindone è un minerale, un ossido di alluminio, di formula cristallochimica Al2O3.

Dopo il diamante, è il minerale più duro che si conosca; ha durezza nella scala di Mohs pari a 9.

Assume colorazioni che variano tra il bruno, il grigio, il rosa, l'azzurro chiaro, il verde, il rosso e l'azzurro intenso; quando puro è invece limpido e incolore e prende il nome di leucozaffiro.

La lucentezza del corindone è adamantina; alcune sue varietà colorate vengono usate come gemme. Tra queste ricordiamo il rubino (di colore rosso intenso) e lo zaffiro (di colore blu intenso), entrambe di elevato pregio.

Corindone in un cristallo di abito prismatico pseudoesagonale.

Corindoni di altre tinte prendono generalmente la denominazione di "zaffiro", seguita dal colore che posseggono; così, ad esempio, abbiamo lo "zaffiro giallo" e lo "zaffiro verde".

Talvolta, invece, alcune varietà di corindone dal basso pregio vengono vendute col nome di altre gemme dello stesso colore seguito dall'aggettivo "orientale": tra queste ricordiamo il topazio orientale (corindone giallo) e lo smeraldo orientale (corindone verde).

Caratteristiche dei cristalli di corindone

Il corindone cristallizza nel sistema trigonale. I cristalli, con abito prismatico bipiramidato, non presentano sfaldatura vera e propria ma spesso si dividono in frammenti romboedrici con angolo diedro quasi retto tra le facce, tanto da ricordare vagamente il cubo.

Alcuni varietà di corindone possono contenere - come inclusioni diffuse - sottili aghi di rutilo (TiO2) in posizione orientata; tali varietà presentano il fenomeno ottico dell'asterismo che consiste nel presentare un riflesso - visibile sulla superficie della gemma - a forma di stella a sei punte quando  illuminato dalla luce.

Rubino stellato

Rubino stellato.

Il corindone è un minerale diffuso in rocce sia di origine magmatica sia metamorfica ed è un componente di alcune sieniti e un minerale accessorio di calcari cristallini, micascisti e gneiss; si trova anche in cristalli o in noduli tondeggianti nei depositi alluvionali.

Impieghi del corindone

Le varietà comuni di corindone vengono impiegate nella preparazione di abrasivi mentre quelle pregiate, come detto, vengono impiegate come gemme.

Corindone sintetico

Dal 1904 tramite il processo Verneuil è possibile ottenere il corindone per via sintetica fondendo al cannello ossiacetilenico o in forno elettrico una fine polvere di allumina in miscela con piccole quantità di Cr2O3, Fe, Ti a seconda del colore che si vuole ottenere.

Il corindone artificiale presenta grani molto duri e resistenti all'impatto; per tale motivo trova importanti impieghi industriali come abrasivo e nelle  operazioni di rettifica, sbavatura e sabbiatura dei metalli.

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