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Cobalto

Proprietà e composti del cobalto

Composti del cobalto erano abbastanza diffusi nell'area mediterranea fin dalla metà del III millennio a.C. e in Cina i suoi composti venivano utilizzati per ottenere colorazioni nella gamma tra il blu e il verde.

In Europa intorno al 1520 l'alchimista francese Peter Weidenhammer avviò la produzione artigianale di un pigmento blu, detto saffra, ricavato dall'arseniuro misto di argento, cobalto, nichel e bismuto.

L'individuazione del cobalto come metallo specifico risale al 1735 e fu opera del chimico svedese George Brandt.

Costituisce circa lo 0,001% della crosta terrestre, dove lo si rinviene sotto forma di ossidi, solfuri, arseniuri.

I suoi principali minerali sono la smaltite CoAs2, la cobaltite CoAsS, la linneite Co3S4, la carollite (Co, Cu)3S4, la siegenite (Co, Ni, Fe)3S4 e la sferocobaltite CoCO3.

Il Cobalto è un metallo grigio-acciaio, ferromagnetico.

Esiste in due forme allotropiche: quella esagonale stabile fino a circa 420 °C e quella cubica. A temperatura ambiente è inerte all'aria anche in presenza di umidità mentre reagisce con gli acidi liberando idrogeno. Reagisce facilmente con gli alogeni.

cobalto

Cobalto

Composti del cobalto

I più importanti composti del cobalto, si riferiscono al numero di ossidazione +2; in soluzione acquosa si presenta di colore rosa a causa della presenza dell'acquoione [Co(H2O)6]2+ e per questa ragione sono rosa o rossi i suoi sali idrati: il cloruro di cobalto, CoCl2·6H2O oppure il solfato di cobalto CoSO4·7H2O.

I suoi sali anidri risultano invece azzurri. I sali di cobalto bivalenti vengono utilizzati come indicatori per rivelare la presenza di acqua e inoltre vengono utilizzati per fabbricare i cosiddetti inchiostri invisibili (costituiti da una soluzione acquosa molto diluita, e perciò pressoché incolore; quando per effetto dell'evaporazione naturale l'inchiostro si disidrata, appare la colorazione azzurra del sale anidro).

Tra i composti bivalenti ricordiamo anche l'ossido di cobalto, CoO, polvere grigio-verdastra, utilizzato per colorare le ceramiche.

Al numero di ossidazione +3 si riferiscono l'ossido cobaltico Co2O3, alcuni sali, come il fluoruro cobaltico CoF3 e soprattutto sali complessi più stabili come per esempio l'esanitrocobaltato di potassio di formula K3[Co(NO2)6] che presenta cristalli gialli.

Utilizzo del cobalto

Il cobalto viene utilizzato per produrre acciai speciali. Composti del cobalto vengono utilizzati come coloranti (azzurranti) nelle industrie della ceramica e del vetro, come catalizzatori nell'industria petrolchimica e chimica e  come catalizzatore nell'industria delle vernici.

Metodo di produzione del cobalto

L'estrazione si effettua seguendo diverse fasi: si inizia con la calcinazione del minerale, poi si procede con la separazione del suo ossido da altri metalli e infine si effettua la riduzione dell'ossido con carbone o idrogeno.

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